Il dio dei boschi

L’estate del 1975 cambia per sempre le sorti della famiglia Van Laar. Barbara, adolescente ribelle e inquieta, scompare dal Camp Emerson, il campo estivo fondato dalla sua ricca famiglia nel cuore del parco delle Adirondack. La notizia sconvolge la comunità: anni prima, anche suo fratello Bear è svanito nei boschi senza lasciare traccia. E ora, ecco di nuovo il silenzio del bosco che inghiotte una vita.

A condurre le indagini è Judyta Luptack, una giovane investigatrice determinata e fuori dagli schemi. Fin da subito capisce che nessuno dice la verità. Gli uomini della famiglia hanno aspettato troppo a chiamare i soccorsi per Bear — e ora ripetono gli stessi errori. La madre, spezzata dal dolore, vive in un mondo di silenzi. Il capitano della polizia cerca un colpevole veloce, non la verità. E Tracy, l’unica amica di Barbara, custodisce segreti che potrebbero cambiare tutto.

Mentre Judyta scava nel passato, presente e ricordi si intrecciano. Emergono tradimenti, ambizioni represse, giochi di potere nascosti dietro l’apparenza del benessere. Camp Emerson, con i suoi cottage perfetti e le sue tradizioni d’altri tempi, si rivela una gabbia dorata: un luogo dove ricchezza e status soffocano sentimenti, desideri, identità.

Con uno stile limpido e ammaliante, Liz Moore fonde il ritmo serrato del thriller con la profondità del dramma familiare. Il dio dei boschi non è solo una caccia alla verità, ma un viaggio nelle contraddizioni dell’anima umana — come addentrarsi in una foresta fitta, dove ogni albero nasconde un segreto.

Un romanzo potente sulle ombre della giovinezza, sul peso dell’amicizia, sulle seconde possibilità. Perché a volte, per cambiare il corso della vita, bisogna avere il coraggio di spezzare le regole.